In un panorama sempre più diffuso di regimi alimentari e diete iperproteiche, spesso ci si interroga se le proteine in polvere possano influire negativamente sulla salute cardiaca. Questo articolo si propone di esplorare gli effetti di una dieta ricca di proteine sulla salute del cuore, fornendo una panoramica approfondita e basata su evidenze scientifiche per rispondere alla domanda cruciale “le proteine in polvere fanno male al cuore?”.
Il benessere cardiaco
Nell’ambito della prevenzione cardiovascolare, una sana alimentazione svolge un’importante funzione per il benessere cardiaco. L’obiettivo primario di un cuore sano è quello di mantenere le coronarie aperte, favorendo così l’ossigenazione, ridurre la pressione e la frequenza cardiaca in modo da farlo lavorare di meno.
Le abitudini alimentari influenzano il rischio cardiovascolare (CV), incidendo soprattutto su fattori di rischio come colesterolemia, pressione arteriosa, peso corporeo e il diabete mellito.
Le linee guida della prevenzione CV consigliano il modello della dieta mediterranea, dove le proteine hanno circa il 25 % delle calorie totali giornaliere.
Recenti studi hanno constatato che un miglioramento della salute cardiaca si ottiene prediligendo alimenti e proteine di origine vegetale, riducendo il consumo di carne rossa a 300-500 gr alla settimana e limitando al minimo le carni lavorate. (1,2)
Quali sono gli alimenti che aumentano i battiti cardiaci?
Alcuni alimenti possono modificare temporaneamente la frequenza cardiaca. Ad esempio, il consumo eccessivo di caffeina può aumentare temporaneamente la frequenza cardiaca in alcune persone sensibili. Ma non solo. L’assunzione eccessiva di caffè, cioccolato o bevande energetiche con caffeina determinano un aumento dei battiti cardiaci in soggetti che geneticamente sono predisposti. (5)
Allo stesso modo, l'eccessivo consumo di cibi ricchi di grassi saturi può avere un impatto sul sistema cardiovascolare, innalzando la pressione sanguigna. (3,4)
Anche il sodio gioca un ruolo importante sulla salute del cuore. L'OMS (organizzazione mondiale della sanità) consiglia un consumo di sale di circa 5 gr al giorno (un cucchiaino da tè), poiché questo elemento favorisce l’aumento della pressione arteriosa.
Quali alimenti fanno bene al cuore?
Una dieta a base vegetale, ricca di frutta e verdura di stagione e di proteine di origine vegetale determina l’assunzione di forti antiossidanti, i quali aiutano a ridurre lo stress ossidativo e a ridurre gli indicatori di infiammazione. (3)
Quale bevanda fa bene al cuore?
Bevande a base di succo di barbabietola rossa sono ottime per abbassare la pressione e prevenire l’ipertensione.
La barbabietola rossa contiene un composto vegetale, il nitrato, che all’interno del nostro corpo viene convertito in ossido nitrico. L'Ossido Nitrico è un potente vasodilatatore in grado di incrementare il flusso sanguigno nei vasi, ampliandone il diametro favorendo così la vasodilatazione e l’abbassamento della pressione sanguigna. (4)
Cosa comportano troppe proteine?
È lecito domandarsi se troppe proteine fanno male al cuore. In linea generale, dipende dalla qualità e dalla provenienza delle proteine.
Come detto precedentemente, una dieta con una prevalenza di proteine animali predispone ad un aumento dell’insorgenza di placche arteriosclerotiche poiché può portare ad un aumento dei livelli di colesterolo e di acidi grassi saturi, che sono i principali fattori di rischio per le malattie CV.
Di contro un’alimentazione più vegetale, ricca di proteine di derivazione vegetale è protettiva per la salute del cuore, ricca di composti antiossidanti e antinfiammatori. (3)
Di conseguenza emerge quanto sia importante la qualità e la scelta della fonte proteica.
Le proteine in polvere fanno male al cuore?
Rispondiamo subito affermando che le proteine in polvere non fanno male al cuore se assunte nelle giuste quantità.
Non ci sono indicazioni che dimostrano che l’assunzione di proteine in polvere su soggetti sani possono generare effetti indesiderati al cuore.
La supplementazione di proteine deve sempre tenere conto di molti fattori come la quantità di proteine introdotte dagli alimenti, l’età, il sesso, la composizione corporea, lo stile di vita e l’obiettivo da raggiungere e va sempre adattata alle esigenze personali. È importante quindi rivolgersi ad un professionista della nutrizione per personalizzare il giusto dosaggio.
Chi non può mangiare le proteine?
Ci sono casi patologici in cui è necessario che l’assunzione di proteine debba necessariamente esser controllata ed essere nel range basso dello 0.8-1.2 gr per kg/pc.
Una dieta ipoproteica è un regime dietetico specifico che i medici prescrivono in casi gravi e patologici come insufficienza renale, epatite, insufficienza epatica, iperammoniemia, iperazotemia e uremia. Queste patologie comportano un anomalo e disfunzionale di reni e fegato, che sono i principali organi deputati alla funzione di “emuntori”.
Le proteine sono un nutriente necessario ed essenziale, chi non è affetto da queste patologie non ne dovrebbe ridurre l’assunzione. (6)
Conclusioni
Il messaggio per la salute del cuore è che una dieta equilibrata con proteine provenienti da varie fonti può aiutare a prevenire lo sviluppo della pressione alta. Ma non bisogna esagerare con il quantitativo proteico. Le probabilità di diventare ipertesi aumentano sia per chi consuma un’alimentazione povera in proteine sia in chi tende a mangiarne troppe. (5)