Si sente spesso parlare di come sole e Vitamina D siano degli alleati fondamentali per il nostro benessere. L’obiettivo di questo articolo è capire come ci aiutano, come sono collegati tra di loro e cosa fare per migliorare alcuni aspetti della nostra quotidianità. Il nostro stile di vita e l’ambiente in cui viviamo, infatti, influiscono molto sia sull’esposizione solare (si pensi a chi vive in paesi molto a nord dove la luce solare manca per mesi), sia sull’alimentazione, spesso non ottimale, dovuta a ritmi frenetici. Negli ultimi anni, queste due condizioni non favorevoli hanno portato una grossa fetta di popolazione ad avere carenze di vitamina D.
Cosa è la vitamina D
La Vitamina D viene sintetizzata prevalentemente dal nostro corpo grazie all’esposizione della nostra pelle ai raggi ultravioletti del sole ma viene anche introdotta attraverso l’alimentazione.
È una vitamina liposolubile che viene immagazzinata nel fegato quindi può essere liberata al bisogno. Come detto precedentemente, la possiamo assumere con l’alimentazione sotto forma di ergocalciferolo ma soprattutto la possiamo sintetizzare all’interno del nostro corpo sotto forma di colecalciferolo. É una sostanza fondamentale in quanto è necessaria all’assorbimento di altre sostanze indispensabili come fosforo, calcio e magnesio1.
La vitamina D, quindi, è molto importante per il nostro organismo e i principali effetti1,2,3 positivi su di esso sono:
- Immunomodulazione
- Mineralizzazione ossea
- Benessere cardiovascolare7
- Benessere del sistema nervoso8
- Aumento della sintesi di tessuto muscolare
Cosa può portare una carenza di vitamina D
La carenza di vitamina D può causare varie conseguenze. Vediamole nello specifico.
Deficit di densità minerale ossea
Essendo questa vitamina protagonista nell’assorbimento intestinale di calcio e del fosforo, due componenti fondamentali per mantenere in salute le ossa attraverso il metabolismo osseo, di conseguenza una carenza di vitamina D può incidere sull’aumento del rischio di fratture da stress e insorgenza di osteoporosi, condizione che si crea attraverso un ridotto assorbimento di calcio, iperparatiroidismo secondario e un bilancio del metabolismo osseo a favore del riassorbimento. Gravi insufficienze in fase evolutiva possono portare a rachitismo oppure osteomalacia in fase evolutiva.1,4
Bassa capacità di costruire il muscolo legata a bassi livelli di testosterone
La vitamina D aumenta la sintesi di testosterone andando di conseguenza ad aumentare la tonicità muscolare. Strettamente legato al livello di testosterone si parla anche di debolezza generale e dolori muscolari.5
Malumore e depressione
La vitamina D è essenziale per stimolare la produzione di endorfine e altri neurotrasmettitori responsabili della modulazione dell’umore contrastando fenomeni depressivi. Le giuste scorte di vitamina D, quindi, sono fondamentali per il mantenimento del buon umore.1
Deficit nel metabolismo sia degli zuccheri sia dei lipidi
La vitamina D può portare ad un deficit nel metabolismo degli zuccheri in quanto è strettamente collegata alla funzione dell’insulina, ormone necessario a metabolizzare gli zuccheri, ma anche dei lipidi in quanto influisce sulla produzione di leptina, ormone regolatore del metabolismo lipidico e del consumo energetico.5
Inoltre, la Vitamina D ha un’influenza sul funzionamento del cervello in quanto è presente in diversi tipi di cellule celebrali. É protagonista sia nella fase embrionale, quando le cellule devono ancora differenziarsi e anche nella fase adulta, aiutando la connettività di alcuni circuiti neurali responsabili di diversi comportamenti come quello motorio ed emotivo. É dimostrato che una carenza di vitamina D sia in fase evolutiva che in fase adulta può portare a diversi disturbi di tipo cognitivo fino alla schizofrenia ma anche malattie come Alzheimer o morbo di Parkinson.6
Cosa fare per essere sicuri di avere abbastanza Vitamina D
Quello in cui sono concordi gli studi è che l’apporto di vitamina D legato all’alimentazione è molto basso, questo perché pochi alimenti ne contengono un adeguato quantitativo. Infatti, la quantità di vitamina D relativa al fabbisogno totale che si riesce a raggiungere attraverso l’alimentazione è circa il 10/20%. 1,3
Quindi lo strumento più importante che abbiamo a disposizione, oltre l’integrazione nei casi di carenza conclamata, è un’esposizione solare adeguata per garantire il massimo di vitamina D al nostro organismo.
È necessario però osservare delle piccole regole:
- Durata dell'esposizione al sole: deve durare almeno 30 minuti;
- Esporre quante più parti del corpo possibile;
- Non dimenticare la protezione solare: è fondamentale per proteggerci dai raggi uv dannosi, è vero che inibisce leggermente l’attivazione della vitamina D ma non in maniera eccessiva.