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Spossatezza: guida completa su cause, sintomi e rimedi

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La stanchezza o spossatezza ha un impatto negativo sulle prestazioni lavorative, sulla vita familiare e sulle relazioni sociali delle persone.1

Questa condizione fisica e mentale può derivare da fattori patologici oppure può insorgere spontaneamente ed in maniera episodica: in questo articolo cerchiamo di fare chiarezza sulle possibili cause della spossatezza e di descrivere i rimedi più efficaci.

Spossatezza, significato e definizione

“Aprile dolce dormire” recita un vecchio adagio, infatti si sente spesso parlare anche di stanchezza primaverile. La spossatezza, però, non è una condizione che colpisce solo in primavera.

Viene definita come stanchezza fisica e psichica che può diminuire la capacità di svolgere le proprie attività quotidiane, risultando debilitante1,2. I sintomi più comuni sono mancanza di energia, affaticamento mentale, scarsa resistenza muscolare, recupero ritardato dopo uno sforzo fisico e sonno non ristoratore.1

È importante non confonderla con la stanchezza, che si verifica dopo uno sforzo fisico intenso, e che è invece un segnale protettivo che suggerisce al corpo di rallentare il ritmo. Quest’ultima può essere alleviata dal riposo, dai cambiamenti dello stile di vita e dall’assunzione di integratori specifici, ad esempio a base di magnesio e potassio.

La spossatezza patologica invece non migliora con il riposo e questo dovrebbe essere il segnale che indica la necessità di rivolgersi al medico. 

L’affaticamento mentale, che in genere si manifesta come sonnolenza, è invece uno stato psicobiologico causato spesso da periodi prolungati di attività cognitiva impegnativa, e questo tende ad influenzare anche le prestazioni fisiche. È importante in ogni caso non dimenticare che la stanchezza mentale e quella fisica sono correlate tra loro, e l’una può influenzare l’altra.3,4 

Cause della spossatezza

La spossatezza può avere varie cause e può pertanto essere classificata come: 

  • Fisiologica: l’affaticamento fisiologico è uno squilibrio volontario o involontario nella routine dell’esercizio fisico, del sonno, della dieta o di altre attività quotidiane, quindi non è causato da una condizione medica particolare e viene alleviato con il riposo e migliorato dall’assunzione di integratori specifici. Ad esempio, un’attività fisica intensa porta ad un elevato grado di stanchezza che però si risolve completamente con il riposo.  
  • Secondaria: causata da una condizione medica pregressa, può durare tanto a lungo quanto è necessario per risolverla, ma nella maggior parte dei casi una regolare attività aerobica moderata (ad esempio 30 minuti di camminata al giorno) può aiutare a ridurre l’affaticamento. La gravidanza è una delle condizioni che portano ad un particolare affaticamento, ma che non dovrebbe destare preoccupazione in quanto si tratta di una reazione fisiologica.  
  • Cronica: l’affaticamento cronico dura più di sei mesi e non viene alleviato con il riposo. Sono molte le condizioni mediche che possono causare o contribuire all’affaticamento cronico. Tra queste: 
  • Disturbi del sonno; 
  • Cancro; 
  • Insufficienza epatica; 
  • Diabete mellito; 
  • Patologie autoimmuni; 
  • Malattie polmonari; 
  • Uso di farmaci: sedativi-ipnotici, antidepressivi, miorilassanti, oppioidi, antibiotici; 
  • Abuso di sostanze; 
  • Depressione o ansia.1,2 

Sintomi della spossatezza

La spossatezza è un sintomo aspecifico e la valutazione clinica richiede la considerazione delle diverse caratteristiche proprie del paziente, come la tipologia del soggetto per età e sesso, la qualità del sonno, la qualità della vita, lo stato di salute e la capacità di eseguire un esercizio.

La fatica ha anche una componente emotiva: un paziente ansioso può essere più stanco a causa dello stress e dello stato infiammatorio provocato dall’ansia cronica.5 

I sintomi della spossatezza sono:

  • Sonnolenza;
  • Apatia;
  • Intolleranza all’esercizio fisico;
  • Debolezza;
  • Ridotta memoria e/o difficoltà di concentrazione;
  • Dolore muscolare;
  • Dolore articolare;
  • Mal di testa;
  • Sonno non ristoratore;
  • Malessere post-allenamento.5

Rimedi per la spossatezza

Il trattamento indicato per l’affaticamento, nelle persone in salute, dovrebbe includere un piano strutturato per un’attività fisica regolare che comprenda lo stretching, il rinforzo muscolare e l’esercizio aerobico (come la camminata veloce o la corsa).1

È possibile, inoltre, migliorare il proprio riposo tramite alcuni accorgimenti o abitudini quali:

  • Limitare il consumo di caffeina, che benché dia l’impressione di un aumento dell’energia, in realtà peggiora il riposo notturno; 
  • Fare brevi sonnellini che permetterebbero di recuperare energie;1 
  • Assumere sostanze naturali quali: Astragalus membranaceus, Cordyceps militaris, Rhodiola e Ginseng; 
  • Assumere integratori specifici per il recupero della forza fisica e il miglioramento del senso di spossatezza come: Vitamine del Gruppo B (B6 e B12), sali minerali come magnesio, ferro, sodio e calcio; aminoacidi a catena ramificata, che contrastano l’affaticamento, migliorando la concentrazione e le performance atletiche.1,2,6 

Conclusioni 

La spossatezza è una condizione che può impattare negativamente sulla nostra vita quotidiana, per questo è importante capire quali sono i fattori che la causano. È in ogni caso fondamentale consultare il medico nel caso in cui ci si senta stanchi o spossati per un periodo superiore ad un mese, perché il sintomo potrebbe essere legato ad una patologia sottostante di cui non si è a conoscenza. 

Bibliografia
  1. Rosenthal TC, Majeroni BA, Pretorius R, Malik K. Fatigue: an overview. Am Fam Physician. 2008;78(10):1173-1179.
  2. Matura LA, Malone S, Jaime-Lara R, Riegel B. A Systematic Review of Biological Mechanisms of Fatigue in Chronic Illness. Biol Res Nurs. 2018;20(4):410-421. doi:10.1177/1099800418764326.
  3. Azzolino D, Arosio B, Marzetti E, Calvani R, Cesari M. Nutritional Status as a Mediator of Fatigue and Its Underlying Mechanisms in Older People. 2020;12(2):444. Published 2020 Feb 10. doi:10.3390/nu12020444.
  4. Van Cutsem J, Marcora S, De Pauw K, Bailey S, Meeusen R, Roelands The Effects of Mental Fatigue on Physical Performance: A Systematic Review. Sports Med. 2017;47(8):1569-1588. doi:10.1007/s40279-016-0672-0.
  5. Greenberg DB. Clinical Dimensions of Fatigue. Prim Care Companion J Clin Psychiatry. 2002;4(3):90-93. doi:10.4088/pcc.v04n0301.
  6. Arring NM, Millstine D, Marks LA, Nail LM. Ginseng as a Treatment for Fatigue: A Systematic Review. J Altern Complement 2018;24(7):624-633. doi:10.1089/acm.2017.0361.

 

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