Il caffè è una delle bevande più amate e consumate al mondo ed è un vero e proprio caposaldo delle abitudini degli italiani. Oltre al suo aroma e alla capacità di svegliarci al mattino, il caffè offre diversi benefici per la salute e una caratteristica che spesso gli viene riconosciuta è quella di essere un vasodilatatore. Ma è realmente così? Possiamo affermare che il caffè è un vasodilatatore?
In questo articolo vogliamo fare chiarezza sull’argomento e andare a rispondere in maniera chiara ed esaustiva alla domanda amletica se il caffè sia un vasodilatatore o un vasocostrittore.
Caffè vasodilatatore o vasocostrittore?
Partiamo innanzitutto dal definire la differenza tra vasodilatazione e vasocostrizione.
La vasodilatazione si riferisce all'espansione dei vasi sanguigni che consente un maggiore flusso di sangue attraverso di essi. I cibi vasodilatatori sono, pertanto, quegli alimenti che contengono aminoacidi, come ad esempio l'arginina, la citrullina e i nitrati, che danno origine alla vasodilatazione stessa.
I cibi vasocostrittori, invece, sono quegli alimenti al cui interno sono presenti sostanze in grado di indurre una costrizione dei vasi sanguigni, con conseguente aumento della pressione sanguigna.
Dunque, il caffè è un vasodilatatore o un vasocostrittore?
La verità è che la caffeina, l’alcaloide naturale presente nel caffè e nel tè, svolge entrambe le azioni seppur in aree diverse del nostro corpo.
A causa della presenza di caffeina, che aumenta la pressione, il caffè è comunemente considerato un vasocostrittore. Lo è in parte, perché va a far rilasciare maggiormente le catecolamine, che aumentano la pressione e che sono responsabili della vasocostrizione per consentire un maggior afflusso di sangue. Possiamo quindi affermare che il caffè è vasocostrittore, blando e passeggero ma pur sempre un vasocostrittore.
Contemporaneamente, la ricerca scientifica ha evidenziato che il caffè agisce come un vasodilatatore naturale, migliorando la circolazione sanguigna e apportando una serie di benefici al sistema circolatorio. Questo avviene sempre per un effetto di maggior afflusso di sangue, in alcuni distretti corporei per lo più periferici, poiché la caffeina aumenta il rilascio di calcio a livello dell'endotelio, ossia della struttura delle vene e delle arterie, stimolando la produzione di ossido nitrico e favorendo un maggior rilassamento delle pareti per cui si ha un maggior afflusso di sangue, esattamente come avviene per la vasodilatazione data dall’ossido nitrico [1].
Effetti del caffè sulle prestazioni fisiche
Esistono numerosi studi a sostegno del fatto che la caffeina abbia un chiaro e consolidato effetto di miglioramento delle prestazioni sulla prestazione fisica [4,5,6]. Uno di questi è che la vasodilatazione indotta dal caffè può anche migliorare le prestazioni fisiche. Uno studio pubblicato sulla rivista Sports Medicine nel 2019 [2] ha dimostrato che il consumo di caffeina prima dell'esercizio fisico può aumentare la vasodilatazione e migliorare la capacità di esercizio. La maggiore circolazione sanguigna porta a un migliore apporto di ossigeno e nutrienti ai muscoli, migliorando la resistenza e la capacità di recupero.
Assunzione giornaliera di caffè
Un'eccessiva assunzione di caffeina può avere effetti negativi sulla salute come l'ansia, l'insonnia e l'aumento della pressione sanguigna. Tuttavia, la chiave per trarre vantaggio dai suoi effetti vasodilatatori senza incorrere in effetti collaterali indesiderati risiede nella moderazione. Uno studio condotto nel 2020 e pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology [3] ha dimostrato che l'assunzione regolare di caffè, limitata a un consumo moderato di 2-3 tazzine al giorno, è stata associata a significative riduzioni di malattie cardiache, ictus e insufficienza cardiaca.
L'assunzione giornaliera di caffè dovrebbe pertanto essere considerata parte di una dieta sana. Poiché gli effetti del caffè possono variare da persona a persona, è consigliabile consultare un professionista per determinare la quantità di caffè più adatta alle proprie esigenze.
Conclusioni
Riassumendo, il caffè è un vasodilatatore o un vasocostrittore?
Il caffè svolge entrambe le azioni vasodilatatrice e vasocostrittrice, seppur in aree diverse del nostro corpo.
Il caffè è un vasocostrittore perché aumenta il rilascio delle catecolamine e, al contempo, è anche un vasodilatatore perché aumenta il rilascio di calcio a livello dell’endotelio e quindi favorisce un maggior rilassamento dei vasi sanguigni.