Si sente parlare spesso delle proprietà del peperoncino, pianta che, tra le altre cose, è in grado di stimolare la vasodilatazione a livello periferico, consentendo quindi un maggior afflusso di sangue agli organi.
Pur non rientrando nella top 5 dei cibi vasodilatatori, possiamo comunque affermare che il peperoncino è un vasodilatatore e in questo articolo vedremo insieme perché e quali altri benefici apporta.
Proprietà e benefici del peperoncino
Il peperoncino è uno dei frutti più consumati al mondo, tipicamente aggiunto alle pietanze per aggiungere un gusto “piccante” dovuto alla presenza di capsaicina1, un alcaloide organico che si trova in alta concentrazione nella polpa del frutto e nel tessuto biancastro che sorregge i semi.
Il peperoncino, inoltre, contiene alte dosi di:
- vitamina C
- vitamina E
- vitamine del gruppo B (B6 in particolare)
- Potassio
- Magnesio
- Ferro
Questo frutto è considerato un valido antinfiammatorio, un anti-tumorale2 e anche un buon regolatore di glucosio nel sangue. Secondo alcuni studi, infatti, la capsaicina sarebbe in grado di ridurre la resistenza all’insulina, primo step alla base del futuro sviluppo del diabete di tipo 2.3
In aggiunta, il peperoncino sembra essere un ottimo alleato delle diete dimagranti: secondo uno studio del 2017 pubblicato sull’International journal of food sciences and nutrition4 il peperoncino è risultato avere un effetto positivo sul metabolismo. Esistono numerosi studi sulla potenzialità del peperoncino di aumentare il metabolismo basale e indurre termogenesi, con effetto sui problemi metabolici alla base dell’obesità5,6. Sembra inoltre che l’assunzione di capsaicina contribuisca a indurre il senso di sazietà e diminuisca il desiderio di cibi grassi o salati.
Peperoncino vasodilatatore o vasocostrittore?
Alcuni studi dimostrano come il peperoncino svolga un’azione antibatterica e vasodilatatrice, contribuendo a tenere sotto controllo i valori del colesterolo e della pressione sanguigna. Secondo una ricerca presentata dall’American Heart Association7 nel novembre 2020, coloro che hanno mangiato il peperoncino tutti i giorni, rispetto a chi non lo mangiava mai o di rado, hanno avuto il 26% di probabilità in meno di morire per malattie cardiovascolari, il 23% in meno di morire per tumore e il 25% in meno per altre cause. La ricerca ha esaminato 4.729 studi contenenti tutti i dati sanitari e dietetici di oltre 570mila persone residenti negli Stati Uniti, in Italia, Cina e Iran.
Inoltre, secondo un lavoro di ricerca pubblicato recentemente8 si dimostra come un uso di spezie consenta di aumentare la percezione del salato, permettendo così di ridurre le dosi di sale, con effetti tangibili sui valori di pressione del sangue.
Peperoncino vasodilatatore e afrodisiaco?
La capsaicina, in effetti, è in grado di stimolare la vasodilatazione a livello periferico, consentendo quindi un maggior afflusso di sangue anche agli organi genitali. Inoltre il peperoncino contiene vitamina E che stimola la libido e favorisce la fertilità in entrambi i sessi.
Peperoncino controindicazioni
Essendo il peperoncino un vasodilatatore è sconsigliato a chi soffre di emorroidi e alle persone che assumono farmaci anticoagulanti e antipiastrinici.
Inoltre non va dimenticato il suo effetto irritante9 sia a livello esterno, quindi su mani, occhi e bocca, ma anche sugli organi interni. In caso di abuso, infatti, l'effetto negativo del peperoncino potrebbe ripercuotersi anche sugli organi interni, provocando irritazioni alle vie urinarie e all'intestino.
A fronte dei numerosi benefici del peperoncino, quindi, un uso eccessivo può risultare irritante per la mucosa gastrica e intestinale. In particolare, si consiglia di evitarne o ridurne il più possibile l’utilizzo in caso di ulcere, gastriti, problemi intestinali, cistiti e prostatiti.