La contrazione muscolare è la proprietà del muscolo di accorciarsi e allungarsi per rispondere agli stimoli e consentire tutti i movimenti volontari e involontari di cui il nostro corpo ha necessità.
Sai che esistono diversi tipi di muscoli e di contrazioni muscolari? Scoprili in questo articolo.
Cosa è la contrazione muscolare?
La contrazione muscolare è il rafforzamento, l'accorciamento o l'allungamento dei muscoli che avviene quando si svolge una qualsiasi attività, sia essa volontaria o involontaria.
La contrazione di diversi muscoli ci permette moltissime attività come, ad esempio, raccogliere da terra qualcosa, respirare, digerire, fare attività fisica. In sintesi, la contrazione è un processo attivo che, grazie alla forza generata all’interno del muscolo, consente il naturale movimento del corpo umano.1,2
Quali tipi di muscoli esistono?
Le tipologie di muscoli che troviamo nel nostro corpo sono tre:
- la muscolatura striata o volontaria (detta anche “rossa”) che viene regolata dalla volontà del soggetto. I muscoli di questo tipo si dividono in superficiali (muscoli mimici del collo e della testa) e profondi (a loro volta costituiti da muscoli scheletrici atti al movimento del corpo mantenendone forza e stabilità e muscoli che muovono altri organi, es. gli occhi).
- la muscolatura liscia o involontaria (detta anche "bianca") che è indipendente dalla volontà del soggetto e si contrae autonomamente. I muscoli di questo tipo sono quelli che, ad esempio, ci consentono la digestione.
- il muscolo cardiaco o miocardio (il cuore) che è unico nel suo genere e presenta le caratteristiche della muscolatura rossa ma si comporta come la muscolatura bianca, è infatti totalmente indipendente dalla volontà.1,2,3
Come si contraggono i muscoli?
I muscoli scheletrici, quelli che alleniamo con lo sport, sono estremamente importanti per il corretto funzionamento del corpo umano perché, come già accennato, ne mantengono forza e stabilità consentendo di mantenere il corpo in salute.
Il muscolo scheletrico è costituito in parte da fibre di miosina, proteina motrice che, grazie all’utilizzo dell’energia contenuta nel muscolo sotto forma di ATP, scorre agganciandosi ai filamenti di actina, l’altro componente essenziale del muscolo.
L’ATP, acronimo di Adenosina Trifosfato, è la valuta di scambio della cellula, il suo motore energetico. Per ogni azione che una cellula del corpo umano deve svolgere si consumerà una quantità più o meno elevata di ATP.
Fosforo e magnesio sono i due minerali essenziali alla contrazione perché sono direttamente coinvolti nel processo. È per questo che spesso è consigliata l’assunzione di integratori di sali minerali prima, durante o dopo l’attività fisica.1,2,4
Allo stesso modo, un supporto proteico e un vasodilatatore, assunti tramite l’integrazione, possono essere un valido aiuto per una corretta contrazione muscolare, al fine di non sforzare il sistema e massimizzare la resa dell’attività svolta.
Esistono in commercio diversi integratori proteici che possono supportare il muscolo nella sua azione di tensione e rilascio e anche per la formazione di nuove fibre muscolari che vengono stimolate dal workout. Gensan ha una linea dedicata alla cura del muscolo, utile per migliorare la resa e l’efficacia del workout in totale sicurezza:
- EAA Plus con vitamina D e calcio, aminoacidi essenziali particolarmente biodisponibili per migliorare la resistenza e il recupero muscolare.
- Real Fuel - Pre workout 500 g, assunto prima dell’allenamento migliora la concentrazione mentale e le performance fisiche, riducendo il senso di fatica e restituendo energia immediatamente disponibile. Promuove infatti un veloce ripristino delle scorte di ATP che consente un ridotto tempo di latenza tra una contrazione e la successiva.
- NoBeet - Pre workout che grazie all'estratto di barbabietola promuove la vasodilatazione e quindi un rapido afflusso degli amminoacidi essenziali alla muscolatura durante lo sport.
Diversi tipi di contrazione muscolare
Come già accade per la tipologia di muscoli,anche la loro contrazione non è sempre la stessa e ne esistono differenti tipologie. Se ne distinguono essenzialmente due tipi: le contrazioni dinamiche e quelle statiche.
Le contrazioni dinamiche a loro volta si dividono in:
- Isotoniche, quando la contrazione resta costante perché il carico spostato resta lo stesso sia di intensità che di durata e vede due fasi. La fase positiva (o concentrica) in cui il muscolo si accorcia (sollevamento del peso) e la fase negativa (eccentrica) che costituisce la fase di allungamento del muscolo (rilascio graduale del peso).
- Isocinetiche, quando si sviluppa la contrazione massima che resta costante durante tutto il movimento che, a sua volta, sarà della massima estensione. Viene praticata durante la fisioterapia tramite macchinari specifici.
- Auxotoniche, quando la contrazione è progressiva e l’accorciamento del muscolo aumenta costantemente nell’arco del movimento fino alla contrazione massima.
- Pliometriche, quando si fa precedere una fase negativa che accumula energia ad una fase positiva molto rapida ed esplosiva, che utilizza quella risorsa energetica per massimizzare la contrazione (es. saltare con la corda).
Le contrazioni statiche, anche dette isometriche, non prevedono l’accorciamento o l’allungamento del muscolo e si ottengono senza il movimento ma allenando la forza e la resistenza. Sono molto utilizzate nello yoga in cui si assumono posizioni (asana) più o meno complicate, ma intense dal punto di vista muscolare in quanto si cerca di mantenerle a lungo. Non vi è lo spostamento di un carico, non vi è affaticamento del muscolo ma in ogni caso si produrrà la contrazione ed un rafforzamento. Sono quegli esercizi particolarmente indicati per coloro che riprendono l’allenamento dopo periodi di inattività o infortunio.