I probiotici sono microrganismi molto importanti per il nostro benessere. Approfondiamo insieme quali sono i probiotici, a cosa servono e come si relazionano con dieta e sport.
Per conoscere la storia dei Probiotici a livello clinico, dobbiamo tornare all’inizio del XX secolo, più precisamente al 1908, quando Elie Metchnikoff affermò che fosse possibile modificare il microbiota umano sostituendo i microbi deleteri per l’organismo con microbi più utili[3].
Probiotico in latino significa che “promuove la vita” ed infatti oggi vi è una vasta varietà di microorganismi conosciuti che hanno una funzione appunto priobiotica[2].
Quali sono i probiotici? Ecco la classificazione
Troviamo comunemente i probiotici nei prodotti da banco, estratti da culture specifiche, e nello yogurt, ben diversi dai ceppi di microbi vivi che troviamo nel cibo fermentato come i sauerkraut e il kimchi[4,5].
Dobbiamo distinguere in:
- Probiotici, microorganismi vivi che possono conferire benefici all’ospitante [6];
- Prebiotici, substrato che permette ai microorganismi dell’ospitante di esplicare benefici [7];
- Synbiotici, microorganismi che apportano benefici all’ospitante e contemporaneamente traggono loro beneficio dall’essere ospitati [8];
- Postbiotici, prodotti dalla naturale fermentazione che hanno un ruolo attivo nell’apparato intestinale (esempio gli SCFAs)[9].
A cosa servono i probiotici?
I principali benefici apportati dai probiotici e riportati nella letteratura scientifica sono:
- una modulazione della risposta del sistema immunitario;
- il mantenimento della barriera dell’epitelio intestinale;
- antagonismo contro l’adesione dei patogeni;
- la produzione di metaboliti come ad esempio vitamine;
- neurotrasmettitori implicati nell’asse cervello-apparato intestinale;
- la produzione di acidi grassi a catena corta (SCFAs)[1,4].
Microbiota e Microbioma: scopri le differenze
Qual è la differenza che intercorre tra Microbiota e Microbioma? Sono sinonimi?
Il Microbiota è l’insieme di organismi che creano un ecosistema all’interno dell’intestino dell’uomo, mentre il termine Microbioma si riferisce alla categorizzazione dei genomi dei diversi microorganismi di un particolare ambiente.
Per cui sostanzialmente il primo viene utilizzato quando si parla specificatamente dell’uomo, mentre il secondo per definire e richiamare un determinato codice di microorganismi[1].
Il ruolo dell’alimentazione e dell’esercizio fisico sul microbiota
Che impatto può avere la dieta e l’attività fisica sul nostro microbiota? Nell’ultimo decennio si è dato molta importanza all’asse cervello-intestino, tant’è che in medicina si ritiene che l’apparato intestinale sia un sistema che dovrebbe essere considerato a sé stante.
In comparazione con la popolazione sedentaria, chi è fisicamente attivo presenta un microbiota differente con un’abbondanza di specie batteriche che promuovono il benessere intestinale [10,11], quindi una vasta diversità di microorganismi [12,13] e una buona produzione di aminoacidi e antibiotici, nonché di carboidrati e acidi grassi a catena corta (SCFAs), implicati nel benessere dell’apparato intestinale[ 11,14].
L’alimentazione può cambiare anche solo in 24h la composizione del microbiota [15]. I carboidrati complessi hanno un effetto prevalente sui ceppi Prevotella, i grassi alimentari sui Bacteroides[16], mentre le proteine sembrerebbero essere ottime modulatrici del microbiota[17,18,19], in particolare le proteine del siero del latte (Whey protein), come avevamo accennato nell'articolo "Le proteine del latte" [20,21].
Ma soprattutto un’alimentazione costituita da carboidrati complessi e fibra, è associata ad un ricco microbiota [22,23] e ad una abbondanza di Prevotella[11,24] sui Bacteroides, collegata appunto ad un benessere dell’apparato intestinale[25].
Conclusioni
I probiotici sono microorganismi che possono conferire importanti benefici all’organismo che li ospita, in questo caso il nostro corpo. Inoltre abbiamo osservato che:
- il microbiota è l’insieme di organismi che creano un ecosistema all’interno dell’intestino dell’uomo, mentre il termine microbioma si riferisce alla categorizzazione dei genomi dei diversi microorganismi di un particolare ambiente;
- chi è fisicamente attivo presenta un microbiota differente con un’abbondanza di specie batteriche che promuovono il benessere intestinale;
- l’alimentazione può cambiare anche solo in 24h la composizione del microbiota;
- mentre le proteine, in particolare quelle del siero del latte (Whey Protein) sembrerebbero essere ottime modulatrici del microbiota.
Nel prossimo articolo puoi approfondire come l’integrazione di probiotici influenzi la vita di uno sportivo. Leggilo subito: Probiotici: i 7 benefici per gli sportivi